MUNOB - Model United Nations of Bucharest
Report dell'alunna Lariza Harbuz, classe III A classico
Noi, undici adolescenti provenienti da scuole diverse, accompagnati dalle professoresse Viola e Galinari del Liceo Benedetto da Norcia, ci siamo trovati, chi per la prima volta chi no, ad affrontare questa nuova esperienza di scambio culturale grazie al MUNOB (Model United Nations of Bucharest).
La grande passione che ci accomuna è il MUN, per questo abbiamo deciso di affrontare tale avventura: per una intera settimana, ci siamo trovati lontano dalle nostre famiglie e dalla nostra quotidianità, in un luogo con una cultura e una lingua che non conoscevamo. Siamo stati accolti in famiglie ospitanti, ed in tale modo abbiamo potuto vivere a pieno le usanze e i costumi di una cultura molto lontana dalla nostra.
Di Bucarest (București) possiamo certamente dire che, da un punto di vista architettonico, ma anche economico e di apertura mentale, è diversa rispetto alle altre città dell'Europa dell'Est, poiché l'influenza occidentale è piuttosto evidente. Tra i giovani l'inglese è ormai ben presente nelle loro vite, ed è stato facile comunicare con i coetanei, creare amicizie e rapporti che hanno lasciato un segno nel cuore. Il problema, tuttavia, era più evidente nel comunicare con gli adulti, che a causa della precedente situazione storica ed economica, non hanno avuto la possibilità di studiare l'inglese, perciò fare delle semplici attività, come pagare o ordinare del cibo diventava difficile senza qualcuno che comprendesse la lingua.
Il centro della bellissima città di Bucarest è caratterizzato principalmente dalla Old town, la "Disneyland per i turisti” come la chiamano i locali, poiché effettivamente è una zona piena di negozi di ogni tipo, che pullula di persone anche durante la notte, e che non dorme mai, ma che, al contempo, è abbastanza lontana dalla realtà che delle strade periferiche.
Per quanto riguarda la settimana del MUNOB, nonostante siano state adottate le procedure THIMUN, l’orario della settimana e dei dibattiti è stato molto diverso rispetto a al RIMUN. La stesura di una buona risoluzione (Draft Resolution) risulta molto più importante rispetto al dibattito che viene fatto a proposito dell’argomento. L’assenza di alcuni motion e point ha reso il dibattito meno ansioso e stressante, rendendolo un momento meno animato, ma più piacevole da affrontare con i delegati. I momenti in cui eravamo in “plenaria” (tenutasi nell’Aula Magna della scuola) sono stati senza dubbio i migliori. Le delegazioni sono state suddivise per scuola di provenienza e ciò ha fatto sì che ragazzi dello stesso paese, che si conoscevano l’un l’altro, fossero seduti vicini, creando così una situazione più confortevole. Il numero di delegati presenti è molto inferiore rispetto ai grandi numeri che abbiamo a Roma: ogni commissione contava dalle quindici alle diciotto persone circa e ciò creava un ambiente molto più caloroso e familiare, rendendo più facile stringere amicizia con quasi tutta la commissione. Un momento molto bello, che noi della delegazione italiana ricorderemo sempre con grande orgoglio e gioia, è stato lo spettacolo finale. Infatti, all’annuncio dei premi delle diverse commissioni si alternavano piccoli spettacoli da parte degli studenti: momenti musicali o artistici che hanno reso la cerimonia di chiusura un momento di grande gioia per tutti. Oltre ai ragazzi locali, che si sono esibiti in balli tradizionali (come hora e braşoveanca), anche le delegazioni dall’estero hanno potuto fare lo stesso. La delegazione italiana è salita sul palco portando le famosissime canzoni della nostra cultura: Tanti auguri di Raffaella Carrà e Sarà perchè ti amo dei Ricchi e Poveri, che ha incredibilmente coinvolto tutte le persone in sala, portandole ad alzarsi e cantare tutti insieme.
Questa esperienza di MUN all’estero è stata senz'altro importante, ci ha segnato ed è stata un modo per mettersi alla prova e conoscersi meglio in una situazione al di fuori dei propri schemi quotidiani, un modo per crescere e provare nuove emozioni.
In allegato un video con i migliori momenti del MUNOB, montato dall'alunna Caterina Morrone, Liceo Farnesina.